22. L'Arya è sempre vegetariano


di Arya Putra Prabhuji


l'Arya deve essere vegetariano perché ciò corrisponde alla nostra natura primordiale, ed opporsi a questa natura significa andare contro il Dharma.

Per ‘natura primordiale’ intendiamo quella non contaminata dai sensi esterni e dai loro oggetti, la consapevolezza di Jivatma come trascendente i Guna. La nostra vera natura è Ahimsa sattvica fondata su Jnana, Karma, Bhakti e Sannyas Kand. Al contrario, la violenza crudele e insensibile (himsa) è pervasa da tamoguna, che riproduce quel karma negativo che porta a macellare i nostri fratelli animale al fine di utilizzare come cibo le loro carogne. Si tratta di una violazione del nostro Swadharma umano sulla terra.

Come discendenti di Vaivaswata Manu, non né carnivori, né onnivori; siamo erbivori e frugivori, bevitori di latte, yogurt, miele e succhi di frutta, come provato dall'esame della nostra conformazione anatomica. Da un punto di vista psicologico, la nostra primordiale natura vegetariana è provata dal nostro istintivo disgusto per le scene di violenza, tortura e spargimento di sangue. La violenza tamasica attiva induce invece a nascondere la violenza della mattazione cruenta quanto più possibile, e ciò dimostra proprio che essa è contraria alle legge della natura che vive e si rigenera.

Tanto il nostro corpo quanto la nostra mente rigettano per tendenza innata il consumo di carne. Consideriamo i nostri 5 sensi: (1) Vista (2) Udito: non ci piace vedere gli animali mentre vengono macellati e non gradiamo sentire le loro grida mentre vengono sgozzati. Ai mattatoi possono accedere solo gli addetti ai lavori, e molte città e regioni hanno leggi che impongono il trasporto degli animali da macello solo su furgoni coperti. Gli uomini per natura non vogliono assistere allo spargimento del sangue del loro cibo, non vogliono vedere le teste decapitate degli animali che mangiano o la dissezioni dei loro cadaveri. Al contrario, vedere i mercati di frutta fiori e verdura in cui sono esposte le primizie è una gioia naturale per i sensi di chiunque. I cadaveri animali vengono mangiati solo dopo essere stati congelati, tagliati in pezzi e confezionati nella plastica. (3) Olfatto: l'olezzo dei cadaveri umani o animali è repellente, mentre frutta fresca è fiori sono una fragranza per i sensi. (4) Tatto: non ci piace toccare i cadaveri, ma nessuno ha problemi a cogliere un fiore, raccogliere una mela o sbucciarsi una banana. (5) Gusto: A nessun essere umano piace mangiare carne cruda di animali appena uccisi, come invece fanno le belve carnivore. Gli animali carnivori e onnivori uccidono le prede e ne mangiano la carne sanguinante mentre la squartano. Ciò non rientra nella natura dell’essere umano, che anche se mangia carne prima di farlo la cuoce col fuoco.

Qualcuno può sostenere che sia la mente che il corpo dell'uomo oggi siano assuefatti ad uccidere creature indifese e ad intossicarsi con la carne. Ai bambini la pubblicità insegna la canzoncina che dice. "Il vecchio Ronny Mc Donald aveva una fattoria, iha iha hé”... Viene così fatto dimenticare che l'hamburger, cioè il burger di mucca, viene preparando massacrando un bovino indifeso. Vi viene venduto il bacon, senza che vi spieghino che si tratta di strisce del cadavere di un maiale macellato, e vi vendono wurstel e hot dog senza dirci che contengono una mistura di polmoni, cuori, fegati frattaglie, genitali e cartilagini di cadaveri animali.

I bambini sono sin dalla nascita sottoposti ad un lavaggio del cervello che li induce a credere che omogeneizzati e altri scarti cadaverici che compongono la loro alimentazione quotidiana siano cibi naturali e sani, e nessuno dice loro che quel tipo di alimentazione causa inutili atroci sofferenze agli animali. McDonalds', Burger King e altri spacciatori planetari di cadaveri bovini cancerogeni investono milioni di dollari l'anno in pubblicità per impedire all'opinione pubblica di comprendere la natura nefasta del cibo che vendono. La potenza della lobby della macellazione globale è tale da influire anche sul sistema educativo delle nazioni, che in nome di culture o religioni fondate sull'ignoranza vengono lasciati nelle tenebre e indotti a seguitare a perpetrare violenza contro gli animali e gli esseri viventi che invece dovremmo curare ad amare.

Questa violenza tamasica, basata sul protrarsi dello scannamento di animali innocenti, ha come conseguenza karmica prodotto generazioni e generazioni di esseri umani affetti da terribili malattie sia fisiche che psichiche. Chi soffre per il male che ha commesso verso gli animali paga semplicemente il suo karma. Proprio per questo, se non torniamo al vegetarianesimo sattvico fondato sulla Ahimsa, non riusciremo mai a curare le piaghe che oggi affliggono il nostro pianeta. Come potremo trovare il risultato di un problema di trigonometria se ignoriamo l'aritmetica basilare e non sappiamo quanto fa 2 + 2?

Gli uomini non troveranno mai la vera gioia trascendentale finché continuano a tradire la loro stessa intima natura. Non possiamo conoscere il Vero se siamo bugiardi, non ci rappacificheremo mai con la nostra natura primordiale sattvica finché ci atterremo alle nostre vizi tamasiche, ai nostri desideri contaminati, alle nostre consuetudini adharmiche.

Siamo chiamati Arya in sanscrito perché siano un popolo nobile che diffonde dovunque il Sanatana Dharma fondato sul Veda. Siamo esseri umani pacifici che agiscono con coscienza e discernimento. Per questo facciamo appello alla vostra stessa intima coscienza e vi diciamo: fissate gli occhi mansueti della mucca prima di macellarla, e poi provate a dire a voi stessi che ucciderla è cosa normale. Guardate la mucca con piange quando le viene tolto il vitellino per macellarlo, e dite se la cosa non vi provoca alcun turbamento. Sentite il maiale sgozzato, e se vi resta un minimo di sensibilità umana fuggirete inorriditi all'idea di mangiare un animale che mentre gronda sangue dal collo piange con la voce simile a quella di un bambino. Nessun Arya parteciperebbe mai ad una crudeltà del genere che produce un pessimo karma.

Per questo un Arya sarà sempre vegetariano. Om.

Vostro fratello
Arya Putra

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