3. Contatto dei sensi


Indriya Sparsha, il Contatto dei Sensi

Dopo essersi abbeverati all'acqua divina, essa pone i sensi in sincronia con le rispettive Divinità sovrane mediante il contatto con le dita.

In sanscrito i sensi esterni ed interni sono chimati Indriya, cioè "graditi ad Indra", il Raja (Re) dei Deva che monta l'elefante Airavata.


La Shakti di Indra è chiamata Indrani, cioè Rani (Regina) di Indra.


I sensi vengono resi gradevoli per i Deva dopo essersi purificati con le acque, attingendo alla stessa coppa da cui si è bevuto. Sollevando la coppa con la destra, si verserà acqua sufficiente nel palmo della mano sinistra, vi si intingeranno medio e anulare della destra, evitando il conttato con l'indice. Si toccherà l'organo corrispondente con le due dita umide e si tornerà ad attingere dalla sinistra, senza versare nuova acqua fino al termine delle operazioni.


Testo sanscrito in Devanagari:


Translitterazione del mantra:

Om vàk vàk
Om prànam prànah
Om chàkshus chakshuh
On shrotràm shrotràm
Om nàbhihì
Om hridayàm
Om kanthàh
Om shirà
Om bàhubhyàm yashò balàm
Om kàratala karprishthé

Traduzione con relative operazioni:

Om verbo verbo (bagnando le labbra a destra e sinistra)
Om spirito spirito (bagnando le narici)
Om visione visione (bagnando le palpebre)
Om eco eco (bagnando le orecchie)
Om ombelico (bagnandolo)
Om cuore (bagnandolo)
Om capo (bagnare la fontanella)
Om due spalle bilanciate, cariche di  gloria e forza (bagnando destra e sinistra)
Om palmi e dorsi delle mani che operano (bagnando destra e sinistra)

Vandana Trayi, Pandit Ravi Shankar

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