12. Saluto

Il Sandhya termina col mantra di saluto (namaskar) dello Yajur Veda (16.41) Dopo essersi mostrato come Principio della manifestazione (Ishwara) nel Samarpana, il Brahma Supremo si rivela ora nel suo aspetto misericordioso e benefico di Shiva Shankara.


Qui il Sandhya si conclude


e i suoi effetti proficui vengono espansi all'esterno dell''operato mediante la triplice invocazione finale di pace.

Rito successivo è l'oblazione al Fuoco
Agnihotram presso il Dhuni del Kali Mandir di Roma

Testo in Devanagari:


Translitterazione:

Om namàh shambhavàya cià mayobhavàya cià
namàh shankaràya cià mayaskaràya cià
namàh shivàya cià shivataràya cià

Om shanti shanti shanti


Traduzione:

Om, omaggio a Colui che è beatitudine e impartisce beatitudine
Omaggio a Shankara che provvede alla prosperità
Omaggio a Shiva, a colui che più d'ogni altro concede benefici.

Om, pace, pace, pace.

3 commenti:

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